Il pensiero espresso nel 1790 dal Granducato di Toscana Leopoldo di Asburgo Lorena
(Dal volume “Relazioni sul Governo della Toscana”, di Olschki Editore)
(Dal volume “Relazioni sul Governo della Toscana”, di Olschki Editore)
a cura del Dr. Prof. Gen. Salvatore Santo Gallo
E’ essenziale d’invigilare sulla scelta dei giudici, cancellieri e ministri dei tribunali di giustizia, procurando che siano persone di conosciuta abilità, talento, onestà e condotta, e d’invigilare sul contegno loro; di non mescolarsi mai in quel che sono affari di giustizia, né ad istanza delle parti, né per raccomandare, sollecitare etc., essendo sempre una ingiustizia per una delle parti qualunque grazia che si faccia in queste materie, dovendo chi soprintende al governo unicamente pensare alla scelta e nomina dei giudici e a ricevere ed esaminare i ricorsi che venissero contro di loro avanzati, unicamente per denegata giustizia. E’ essenziale di fare invigilare attentamente sopra i procuratori e loro contegno nella difesa delle cause, usando il massimo rigore contro i medesimi quando, o con raggiri o per interesse, prolungando le cause in pregiudizio dei clienti, giacché questo difetto succede frequentemente, facendo cassare dal ruolo dei procuratori quelli che mancassero al loro dovere, senza alcun riguardo e per sempre, ad esempio degli altri. Va invigilato molto sulla scelta e contegno dei ministri ed impiegati nei tribunali criminali, dove la scelta dei giusdicenti è più importante di quel che non si crede. Le loro mancanze di negligenza, amicizie e relazioni che prendono nei paesi ove sono, vanno rimediate col mutarli in un’altra giurisdizione. Le mancanze gravi in uffizio, arbitri o simili, vanno secondo le circostanze gastigate anche con la degradazione o privazione dell’impiego.