Dal Volume “Un’altra Calabria”
a cura del Dr. Prof. Gen. Salvatore Santo Gallo
Dedicato ai giovani il celebre brano dei Memorabilia, nel quale Senofonte riporta una conversazione tra Socrate e Glaucone, fratello di Platone.
Glaucone, sebbene abbia meno di venti anni, desidera ardentemente farsi un nome nella società e rendersi utile alla collettività e, nonostante tutti gli sforzi della sua famiglia e dei suoi amici, non vuole cambiare idea, fino a rendersi quasi ridicolo. E così Socrate si prende cura di lui:
“Hai intenzione di aumentare la ricchezza della nostra città?” domanda il vecchio maestro.
“Naturalmente!” replica Glaucone.
“Allora dimmi, quali sono le fonti delle nostre attuali entrate pubbliche e a quanto ammontano? Ti sarai certamente chiesto se ce ne sono alcune che hanno bisogno di essere aumentate o se ce n’è bisogno di nuove”
“Santo cielo, no!”
“Va bene. Ma se tu non hai pensato a questo, dimmi allora come la città spende il suo denaro. Hai certamente intenzione di ridurre le spese che risultano eccessive”.
“Santo cielo, non ho avuto il tempo nemmeno per questo!”
“D’accordo, ci occuperemo in seguito del problema di aumentare la ricchezza della città. Dopo tutto come è possibile controllare le entrate e le uscite senza sapere le cose più importanti?”
“Buon Dio, e come potrei ricordarmi di tutte queste cose!”
“Oh, ma se tu hai preso qualche appunto, vai pure a prendere le tue note, mi piacerebbe molto ascoltarti a questo proposito!”
Naturalmente il povero Glaucone non ha ancora avuto il tempo di prendere appunti sull’argomento. E così Socrate insiste senza pietà, continuando a fare domande sulle miniere d’argento – che il giovane non ha mai visitato – sulle provviste di grano – alle quali Glaucone non ha pensato – e via dicendo.
L’ammaestramento che può trarsi dal racconto di Senofonte è che Glaucone (e dunque qualsiasi altro giovane) se vuole davvero soddisfare le proprie ambizioni deve lavorare sodo, superare le difficoltà ed acquisire conoscenza approfondita dei fatti onde poi potersi rivolgere ai suoi concittadini con ricchezza di argomenti per ottenerne la fiducia e rendersi utile alla comunità.
E se è vero che per un uomo una delle caratteristiche più importanti è la fiducia in se stesso, ai giovani dico con piena convinzione: abbiate fiducia prima di tutto in voi stessi, nella vostra capacità di iniziativa, nel vostro spirito di sacrificio e di dedizione, senza cedere di fronte a possibili ostacoli o pericoli, né restando nella fatalistica attesa di aiuti esterni. Lottate con la vostra intelligenza, con le vostre energie, con il vostro sapere e siate determinati nell’intendimento di conquistare con onestà e lealtà una posizione dignitosa, sia essa elevata o modesta, nel pubblico o nel privato. Rammentate sempre che, come ha scritto Samuel Johnson, non c’è nulla di nobile nell’essere superiore a un altro uomo, poiché la vera nobiltà sta nell’essere superiore alla persona che eravamo ieri. E ribaltando la tesi del grande Dostoevskij, fate che i migliori moralmente nella nostra società non debbano mai sentirsi umiliati e offesi.