a cura del Dr. Prof. Gen. Salvatore Santo Gallo
Vittorino da Feltre, educatore e pedagogista, nato nel 1373 e morto nel 1446, fu scelto dal Duca di Mantova, Gianfrancesco Gonzaga, come precettore dei suoi figli, e quando si presentò a lui, disse: “Chiamato, son venuto; a questo patto, però, che io starò con te fino a che tu non esigerai da me cose che siano indegne di entrambi, finché si manterrà la tua virtù e saranno lodati i tuoi costumi”.
Interrogato, poi, quale stipendio credesse convenirgli, rispose: “Oh, sarebbe stoltezza prendermi ora pensiero di ciò che fino dai miei più teneri anni ho sempre disprezzato! Io sono venuto a fare conoscere la virtù, non a fare commercio dei denari”.
Nella sua scuola egli accolse anche allievi di tutti i ceti, spesso gratuitamente, ma selezionati rigorosamente in base al comportamento morale ed al valore intellettuale. L’esperienza educativa di questa scuola si inserisce in quella tradizione di idealità civile che poneva lo studio in funzione del cittadino e rappresenta uno dei più importanti risultati pedagogici del Rinascimento.