INTERPRETAZIONE DEL TITOLO:

ESIGENZE:

  • DECENTRAMENTO
  • ACCORPAMENTO
  • SEMPLIFICAZIONE
  • COMUNICAZIONE
  • FORMAZIONE

IDONEITA’:

  • VICINANZA
  • ACCORPAMENTO
  • SEMPLIFICAZIONE
  • COMUNICAZIONE
  • FORMAZIONE

TECNOLOGIA:

  • PUBBLICITA’ DELLE INFORMAZIONI
  • INTERATTIVITA’

CONCLUSIONE:

“APPARATI AMMINISTRATIVI: ESIGENZE ED IDONEITA’ ”

INTERPRETAZIONE DEL TITOLO

– Il titolo può essere interpretato in due modi diversi,

– o come un dato certo

Gli apparati amministrativi sono idonei a soddisfare le esigenze dei cittadini. (!)

– o come dato dubitativo

Gli apparati amministrativi sono idonei a soddisfare le esigenze dei cittadini? (?)

– Se la chiave di lettura fosse la prima non sarebbe stato necessario ritrovarci per discuterne, quindi ritengo sia più appropriata la seconda lettura e probabilmente molti fra noi sarebbero istintivamente portati a rispondere negativamente alla domanda ma io ritengo che si possa almeno rispondere che gli apparati amministrativi

non sono ancora completamente idonei a soddisfare le esigenze dei cittadini.

– Ma lo saranno sempre di più

ESIGENZE

– Esaminiamo innanzitutto quali possono essere le esigenze del cittadino

– Al di là della scontata aspettativa del contribuente in una riduzione della pressione fiscale e contributiva, vorrei esaminare gli aspetti, altrettanto importanti, riguardanti il rapporto pubblica amministrazione/cittadino che, se migliorati, possono anche concorrere al contenimento delle spese e quindi ad un risparmio per la collettività.

– Ho individuato cinque esigenze che andrebbero considerate con attenzione:

– decentramento

La prima è quella di decentrare gli uffici pubblici per avvicinarli al cittadino.

– E’ questa un’esigenza fortemente sentita e di primaria importanza per Monza e la Brianza che nonostante il numero di abitanti e di imprese esistenti sul loro territorio

– sono tuttora costrette a gravitare nell’orbita di Milano.

– Un caso emblematico è rappresentato dalla soppressione della Commissione tributaria che, con la legge di riforma del contenzioso tributario (D.Lgs. 546/92), è stata trasferita presso la Commissione provinciale di Milano.

– accorpamento

La seconda esigenza è quella di concentrare i vari uffici della pubblica amministrazione in un unico complesso per facilitare l’assolvimento dei molteplici adempimenti richiesti.

– Questo problema potrebbe essere risolto dalla creazione dell’auspicata “cittadella fiscale” e sarà probabilmente attenuato non appena sarà istituito l’Ufficio unico delle entrate che accorperà gli attuali uffici del registro, dell’IVA e delle imposte.

– semplificazione

La terza esigenza si riferisce alla semplificazione delle procedure per rendere meno complicato per il cittadino l’assolvimento degli adempimenti previsti dalla nostra legislazione faraonica.

– Semplificazione da intendere anche come comprensibilità di linguaggio e soppressione di duplicazioni di adempimenti o di richieste di dati o documenti il più delle volte già in possesso dell’amministrazione.

– comunicazione

Un’altra esigenza, la quarta, ma non in ordine di importanza, consiste in una maggior disponibilità a comunicare, sia da parte delle istituzioni che da parte dei cittadini, allo scopo di instaurare un rapporto più di collaborazione che non di conflitto.

– formazione

La quinta esigenza è strettamente legata alla precedente e riguarda la formazione del personale dell’amministrazione che dovrebbe anche essere dotato di strumenti che permettano di avvicinare il settore pubblico agli standards di efficienza del settore privato.

– Penso alla formazione non solo strettamente professionale ma rivolta anche alla cura delle relazioni pubbliche ed all’utilizzo della tecnologia.

– Il tutto porterebbe all’accelerazione degli iter burocratici e soprattutto al raggiungimento di un fine comune che dovrebbe essere quello di offerta di un eccellente servizio ai cittadini.

– Queste sono, in estrema sintesi, le esigenze prioritarie sentite nei confronti degli apparati amministrativi.

IDONEITA’

– Vediamo ora a che punto si trova l’amministrazione pubblica di fronte alle esigenze individuate.

– Ritengo di poter affermare che la situazione attuale non è disastrosa, anzi, da sei anni a questa parte è iniziato un lento ma graduale e costante adeguamento di atteggiamento delle istituzioni alle realtà contingenti.

– Per molte delle esigenze che ho citato è possibile individuare una “mossa” da parte degli apparati.

– vicinanza

– Riguardo alla riduzione delle distanze geografiche nell’ambito territoriale di Monza e della Brianza, ho già detto che la situazione è purtroppo peggiorata con l’istituzione delle Commissioni tributarie con sede provinciale dando competenza territoriale ad un’unica Commissione senza prevedere neppure una sezione staccata della stessa nel territorio monzese.

– Il disagio derivante da questa situazione è molto forte.

– Si traduce di fatto in maggiori oneri da sostenere da parte del contribuente.

– Accade infatti che per adempiere alle formalità connesse ad un ricorso, il contribuente, o il professionista per lui, debba recarsi personalmente a Milano almeno quattro volte:

– 1. per depositare il fascicolo del ricorso

– 2. per chiedere che il ricorso venga trattato in pubblica udienza

– 3. per partecipare all’udienza

– 4. per ritirare copia della sentenza

– Auguriamoci che questo inconveniente possa risolversi a breve con l’istituzione di una sezione staccata della Commissione oppure venga superato grazie alla costituzione della Provincia di Monza e della Brianza perché la situazione attuale non penalizza solo il cittadino ma anche gli uffici stessi.

accorpamento

– In tema di accorpamento degli uffici, e alla loro vicinanza geografica al cittadino/utente, dobbiamo attendere, come dicevo, l’attuazione della novità costituita dagli Uffici Unici delle entrate.

– Questo nuovo istituto è sorto con la Legge n. 358 del 29 ottobre 1991 che solo da breve tempo ha visto i primi effetti, ad esempio a Bologna, Imola, Rimini, Alessandria, Trapani e poche altre città.

– Cito testualmente lo scopo della legge

…. assicurare il massimo grado di produttività dei servizi, la semplificazione, e la trasparenza dei rapporti con i contribuenti e l’armonizzazione del sistema tributario italiano….

– A questo fine il provvedimento dispone l’unificazione ed il coordinamento delle funzioni degli uffici IVA, del registro e delle imposte dirette, decentrando le competenze e le loro attribuzioni e concedendo maggiore autonomia funzionale:

– è un deciso colpo di acceleratore alla semplificazione del rapporto fisco/contribuente.

– In tutta Italia sono previsti 422 Uffici Unici delle entrate di cui 71 in Lombardia.

– Per quello che ci riguarda direttamente a Monza sono previsti due uffici, altrettanti a Desio ed uno a Vimercate.

– La buona volontà del legislatore però si è già scontrata con la realtà quotidiana.

– Per Monza infatti, a causa delle difficoltà incontrate nel reperire gli edifici necessari ad ospitare due uffici distinti, il Ministero ha deliberato, con Determinazione Ministeriale n. 1477 del 17 luglio 1998, l’unificazione dei due uffici.

– Mi auguro che in breve tempo si possa tornare al progetto originario collocando il secondo a Sesto San Giovanni per poter quindi agevolare le utenze di Cinisello, Cologno Monzese e Vimodrone.

– La sede dell’ufficio Unico di Monza sarà ubicata nell’attuale sede del secondo ufficio IVA di Milano, in via Ticino, che, per effetto dell’attribuzione ai rispettivi uffici unici delle posizioni facenti capo a soggetti rientranti nelle circoscrizioni di Desio e Vimercate, potrà accogliere e gestire le posizioni dell’ufficio del registro e dell’ufficio delle imposte dirette.

– L’edificio dell’attuale ufficio IVA è moderno, sufficientemente fornito di parcheggi ed è servito anche da un discreto servizio di autobus.

– semplificazione

– Sul fronte della semplificazione bisogna dire che il legislatore ha emanato dei provvedimenti per venire incontro al cittadino.

– La legge che sancisce il principio secondo il quale non si debba chiedere al cittadino i dati o certificati di cui l’amministrazione è già in possesso viene però spesso disattesa e alcuni uffici continuano a richiedere documenti che potrebbero ottenere in proprio adducendo una motivazione sincera e disarmante:

– se è il cittadino che fornisce il documento richiesto la pratica potrà essere evasa con maggior rapidità.

– Un esempio lampante di privatizzazione, a costo zero, di un servizio pubblico: far fare all’utente ciò che dovrebbe fare l’amministrazione.

– Sempre in tema di certificazioni ricordo inoltre che la legge n. 127/97 ha introdotto novità positive come la validità illimitata dei certificati anagrafici e la validità semestrale di tutte le altre certificazioni.

– Si consente inoltre di convalidare i documenti scaduti mediante una dichiarazione aggiuntiva dalla quale risulti che le informazioni contenute non hanno subito variazioni.

– Novità anche in tema di certificato antimafia

– Le imprese interessate non si rivolgeranno più alla prefettura ma all’ufficio del registro delle imprese, richiedendo un certificato speciale.

– comunicazione

– Riguardo al grado di comunicazione con gli apparati siamo, purtroppo, quasi all’incomunicabilità.

– Si pensi alla recente vicenda delle “cartelle pazze”.

– Se fosse esistita comunicazione, cioè richiesta di chiarimenti prima di “sparare” sanzioni, gran parte dei ruoli non sarebbero stati emessi.

– Sicuramente a livello locale la situazione è migliore, in particolare considero la realtà dell’ufficio tributi del Comune di Monza che ha esperito il tentativo di prevenire valanghe di contenzioso, procedendo con richieste informali di chiarimenti e precisazioni prima di emettere provvedimenti di accertamento o iscrizione a ruolo.

– E’ un valido esempio di civiltà e di comunicazione.

– formazione

– Il problema della formazione, necessaria per garantire un servizio efficiente, è percepito dall’amministrazione stessa tanto che, proprio nell’allegato al progetto di legge finanziaria per l’anno 1999, è previsto un intervento mirato alla riqualificazione del personale.

– Formazione significa anche conoscenza delle più moderne tecnologie.

– In questo senso è ispirato il progetto, già in discreta fase di attuazione, di informatizzazione della pubblica amministrazione e della creazione di una rete unitaria.

TECNOLOGIA

– Al di là degli aspetti che ho trattato sulla vicinanza degli uffici ai cittadini, ritengo però che in breve tempo potremo assistere ad una vera rivoluzione nel campo delle comunicazioni che stravolgerà e ridimensionerà la portata dei problemi e degli interventi che abbiamo affrontato.

– Mi riferisco all’informatica applicata alle comunicazioni.

– Ho parlato di esigenze interessate dalla dislocazione geografica degli uffici dell’amministrazione.

– Bene, l’informatica ha già annullato le distanze fra i continenti, si tratta quindi di introdurre nel rapporto cittadino/istituzioni i vantaggi di cui fruisce già il settore privato.

– pubblicità delle informazioni

– Esistono già esempi di sfruttamento in questo senso della telematica:

– ad esempio è possibile ottenere, stando nel proprio studio, visure camerali o certificati aventi valore legale.

– Il Ministero delle Finanze ha attivato un proprio sito internet da cui è possibile consultare ad esempio i provvedimenti di recente emanazione, scaricare software, verificare la correttezza e l’esistenza dei numeri di partita IVA comunitari.

– L’INPS ha annunciato che sarà possibile ottenere tramite consultazione on-line lo status della propria posizione contributiva e calcolare l’importo di pensione spettante.

– Teoricamente tutti i dati della pubblica amministrazione potrebbero e dovrebbero essere consultabili anche per rispettare il principio della trasparenza.

– interattività

– Siamo però solo al primo stadio della trasformazione in atto.

– Si tratta infatti di semplici accessi ad informazioni possedute dall’amministrazione ma non è ancora possibile sfruttare il canale telematico in modo bidirezionale.

– La tecnologia è già in grado di fornire un sicuro ed affidabile scambio di informazioni o documenti in forma digitale (i cosiddetti documenti elettronici).

– Perché allora deve essere necessario recarsi di persona in un ufficio per presentare un documento ?

– Allo stato attuale un’obiezione che si potrebbe giustamente muovere a questo auspicio riguarda la riconoscibilità del soggetto che trasmette il documento.

– Il problema esiste ma la soluzione è rinviata ad una serie di provvedimenti di prossima emanazione che riguardano il riconoscimento legale di documenti digitali e l’apposizione della cosiddetta firma elettronica come previsto dal decreto 513/97.

– Questa innovazione legislativa permetterà già dall’anno prossimo di trasmettere per via telematica le dichiarazioni dei redditi e in futuro permetterà ad esempio di stipulare contratti a distanza.

– Proprio ieri si è conclusa la conferenza interministeriale OCSE, tenuta ad Ottawa (7/9 ott. 1998), sul tema “IL COMMERCIO ELETTRONICO” che ha avuto finalità di definire i criteri per disciplinare a livello mondiale e secondo criteri uniformi, le transazioni commerciali anche dal punto di vista fiscale.

– E’ la chiave che potrebbe davvero sovvertire l’attuale concezione del rapporto con gli uffici pubblici.

– Se la legislazione si adeguerà alla tecnologia ormai affermata si potrà ad esempio:

– procedere all’aggiornamento della propria anagrafica presso l’ufficio IVA o il Registro delle Imprese

– conoscere in tempo reale lo stato di una propria pratica (es. rimborsi o stato del contenzioso)

– depositare documenti (ricorsi, memorie, istanze ….)

– Un ulteriore passo compiuto dalle istituzioni è l’annuncio da parte del sottosegretario alle Finanze della prossima emanazione di un decreto che consentirà la registrazione dei contratti di affitto, ed il versamento dell’imposta di registro, per via telematica.

– Ciò solleverebbe gli uffici da un notevole carico di lavoro risparmiando ai contribuenti code e perdite di tempo.

CONCLUSIONE

– Ritengo che si debba riconoscere la volontà dimostrata dalle istituzioni per un fattivo avvicinamento al cittadino e credo che la spinta definitiva verrà, come ho esposto, dall’innovazione tecnologica che impone a tutti un cambiamento di abitudini e tradizioni, pena l’isolamento.

– Vorrei allora concludere il mio intervento auspicando a tutti noi di poter assistere a breve, al raggiungimento di un sempre più efficiente rapporto tra cittadini ed amministrazione pubblica.

Il Presidente del Collegio dei Ragionieri

Rag. Testa