Lettera di ringraziamento del Consigliere Angelo Mario Viscusi, Giudice Tributario della Commissione Tributaria Provinciale di Varese

Carissimo Franco,
Quando ci siamo incontrati a Seriate e ci hai fatto vedere lo Speciale elezioni ebbi ad esclamare “ non ho parole “.

Sono passati un po’ di giorni da allora e tutto quello che è successo e che in parte abbiamo vissuto insieme, ti confesso non riesco nemmeno ad organizzarlo, perché gli eventi che proponi, il materiale che produci, gli incontri, i contatti e chissà cosa altro che io nemmeno conosco, mi hanno indotto a non cercare nemmeno di capire.

Ho provato a raccontare a qualcuno, molto riservatamente, le cose che fai, nessuno mi crede, eppure io posso testimoniarlo.

Non capisco come mai, che so, non sei ai vertici delle più grandi imprese italiane o degli Uffici centrali, sono convinto sotto la tua guida farebbero miracoli, esattamente come quello che stai facendo per me ed Emilio.

Una spiegazione me la sono data: le tue motivazioni, il tuo concetto di Giustizia, la tua voglia, il tuo modo di essere inestimabile amico, il tuo spontaneo altruismo, il tuo ottimismo, la tua forza incredibile e soprattutto la tua professionalità, la tua bravura anche nell’attenzione più acuta al particolare e insieme al progetto complessivo, mi hanno stravolto.

Non so che dire, perché qualsiasi cosa io dicessi è niente rispetto a ciò che vorrei essere in grado di dirti.

Sono stato indeciso in questi giorni se attendere il dopo elezioni per scriverti queste poche righe per ringraziarti e per non essere adulatore, non si addice al mio carattere ed alla mia esperienza di vita e di lavoro, poi però questa sera, dopo aver sentito l’Emilio questa mattina, sono riuscito ad aprire il sito Cugit, ed allora mi son detto: Franco sa bene chi sono, e così di getto ho voluto scriverti. Pur nella consapevolezza che mai posso dirti ciò che provo e soprattutto mai riuscirò a trovare le giuste parole che meriti, ho voluto farlo con sincerità, con doverosa gratitudine, con consolazione.

So che non hai bisogno di queste mie parole, chissà quanti altri hanno saputo apprezzarti, io sono solo l’ultimo, una cosa però è certa, io, credimi te le dico con cuore sincero, e non mi importa che esito avranno le prossime elezioni, mi rimane la soddisfazione di aver potuto conoscerti un po’ meglio rispetto agli anni nei quali comunque abbiamo lavorato insieme.

Non posso prometterti che cercherò di ricambiare, e come farei !?

Mi auguro di saperti sempre così.

Ti abbraccio

Angelo Mario Viscusi

Parabiago, lì 31 ottobre 2008